Se la vita ti rifila una pandemia… fai un micro-wedding!
Già, quando la maggior parte delle persone hanno iniziato ad organizzare il loro matrimonio per il 2020, nessuno, nemmeno la Wedding Planner più esperta, avrebbe potuto immaginare cosa sarebbe successo nei mesi seguenti, il caos in cui il mondo sarebbe piombato.
Oltre allo, spero, ovvio pericolo in cui ci troviamo per via della pandemia, il grosso problema per il comparto wedding (sia per gli sposi sia per i fornitori) è stato l’enorme bastone tra le ruote dell’organizzazione degli eventi più grandi. Oltre che per l’andamento a montagna russa dei contagi, anche perché le leggi nei vari stati cambiano due volte al mese, a volte una volta a settimana, rendendo l’organizzazione un campo minato.
Mentre aspettiamo che gli scienziati riescano a creare un vaccino funzionante, spero presto, così che possiamo tornare alle nostre vite di prima (o almeno ad una vita più serena), credo che sia importante offrire soluzioni e rimedi a tutti coloro che vogliono sposarsi, così che non debbano rimandare all’infinito il loro giorno di festa, ma che possano farlo nel modo più sicuro possibile.
Una delle possibili soluzioni sono gli Elopment, e ne abbiamo parlato in passato (se siete curiosi, seguite il link!) e un’altra è… Il micro-wedding!
Cosa sono i micro-wedding? Un micro-wedding è di solito un matrimonio con non più di 20-30 persone, spesso un lungo weekend da spendere in location affascinanti.
Con la situazione in cui si trova il mondo, abbiamo bisogno di cambiare le nostre abitudini, almeno per un po’. Può non piacerci (a me, per esempio, per niente) ma è quello con cui abbiamo a che fare ora. Penso anche che a volte abbiamo solo bisogno di urlare contro l’universo. Dopodiché, però, dobbiamo agire, e la prima cosa dovrebbe essere prenderci cura di noi stessi psicologicamente, e poi, fare quello che gli umani sanno fare meglio: trovare la miglior soluzione possibile.
E come Wedding Planner, il problem-solving è la mia seconda natura, insieme a trovare il meglio in ogni situazione.
Vero, questa situazione è molto molto molto lontano dall’ideale, ma non vuol dire che non possiamo divertirci nel frattempo. Accidenti a te, SARS-COV-2, faremo festa nonostante te!
I micro-wedding, per la maggior parte, non sono molto diversi dai matrimoni di dimensioni regolari: alcune coppie hanno già scelto di avere matrimoni più contenuti prima che si verificasse questa situazione.
Ne ho anche organizzati alcuni: sono altrettanto belli, solo, per ragioni diverse.
Amo i grandi matrimonio, il mio è stato un matrimonio grande nel 2016, ma posso dire che, ripensando a quel giorno, a volte mi chiedo dove fossero scappate le ore, per quanto passarono velocemente!
Un numero più ridotto di ospiti significa poter dare ad ognuno di loro più attenzione il giorno del vostro matrimonio, condividere tutto con loro, e vivere davvero nel momento.
Potrebbe essere un po’ più complicato fare la lista delle persone a cui non potete rinunciare, ma almeno avrete una scusa per non invitare il cugino della prozia della cognata di vostro padre che i vostri genitori dicono che dovreste davvero invitare, se non volete.
Si può anche raddoppiare il divertimento pianificandolo come weekend in un posto speciale con le persone che amate, optando per un cambio di scenario e rendendolo un evento ancora più indimenticabile per voi e i vostri ospiti. Potete scegliere location di solito inesplorate o poco sfruttate che possono offrirvi una fantastica esperienza che non potrebbe essere replicata per un numero maggiore di invitati.
E nessuno vieta che, una volta che la situazione sia più stabile e meno pericolosa, facciate una celebrazione più in grande!
I micro-wedding possono darvi davvero la possibilità di dare un tocco personale. È più facile produrre del “fai-da-te”, e potete anche godere del processo di cercare dettagli speciali con cui sorprendere i vostri ospiti. Potrebbe essere l’occasione di personalizzare davvero le bomboniere per ogni ospite, visto che ci saranno meno persone. Li conoscerete meglio, e sarà più facile che farlo per più di 50 persone.
Anche la gestione del budget è molto diversa per un micro-wedding, perché alcuni costi, come quelli del ricevimento, calano molto. Ciò potrebbe permettervi, se volete, di spendere qualcosa in più su cose a cui magari avreste dovuto altrimenti rinunciare. Per esempio, invece di fare partecipazioni standard stampate, potreste farne di fatte a mano (o da voi stessi, o da uno/a dei fantastici artisti e calligrafi che ci sono), e potreste davvero cogliere l’occasione per fare nuove esperienze, con le persone che sceglierete di avere con voi.
Avere un/una Wedding Planner, aiuterebbe con un Micro-wedding?
Come per tutto, non è certo obbligatorio, ma sono comunque molte ore di ricerca e pianificazione da cui un/una wedding planner professionista può salvarvi. Cercare i fornitori, contattarli, controllare le recensioni su vari siti, creare schemi per comparare i pro ed i contro per ognuno di loro, etc. Specialmente se decidete di fare un Destination Wedding. Come Wedding planner, conosciamo già molti fornitori. Parte del nostro lavoro è esplorare e cercarne sempre di nuovi per offrirvi quelli che davvero corrispondono a voi e alla vostra visione per il vostro matrimonio, e poi… Con la situazione del Covid-19, i regolamenti vengono continuamente aggiornati, nuovi protocolli decisi ed applicati. È fondamentale avere qualcuno che li segua, li capisca e che faccia sì che ogni fornitore vi si conformi.
Il mio peggior incubo, in questo momento, è che i miei sposi e i loro ospiti rischino una multa, la quarantena, o peggio, in uno dei miei eventi. Oggettivamente, non possiamo controllare tutto (per esempio, il comportamento delle persone), ma di sicuro possiamo fare in modo che tutto il resto sia fatto secondo i migliori standard.
E comunque, i micro-wedding sono divertentissimI! Quindi, perché non prenotare una consulenza con me per capire se è la strada giusta per voi? Cliccate sul rassicurante tasto blu qui sotto!
Credits: Prima foto: Natalia Conigliaro Eventi
Seconda foto: Kay Northrup Events, LLC foto di Samantha Margaret Photography