Coronavirus Wars – Il decreto colpisce ancora
Non stavamo aspettando un bel sequel? Ok, lo so, sono rari i bei sequel… Forse Shrek 2, Shrek 2 era piuttosto carino, e dai, Episodio V è iconico… Ok, fatemi tornare in carreggiata.
Nemmeno un mese fa, vi illustravo le misure per le riaperture (trovate il post qui), e poco più di una settimana fa, sono usciti i nuovi regolamenti (che scadranno il 14 luglio, quindi sicuramente tornerò ad aggiornarvi). C’è anche un po’ da aspettarselo, perché la situazione Coronavirus evolve giorno per giorno, quindi va anche bene vedere cambiamenti nell’approccio.
E questi cambiamenti sono buoni?
Beeeeeeeeh…
Vediamo assieme, ok?
Il decreto è piuttosto lungo e articolato, e in effetti descrive tutte le misure da prendere per gli ambienti di lavoro, ristoranti, attività all’aria aperta e così via. Mandatemi un messaggio se volete sapere qualcosa in particolare, perché è scritto in italiano legalese, e, lo sa il Babel Fish, è più o meno godibile quanto la poesia Vogon.
Riassumendo rapidamente, vi dico che saranno ancora necessarie le mascherine (anche quelle autoprodotte vanno bene), che coprano naso e bocca quando siete in spazi al chiuso aperti al pubblico, e che dovrete sempre mantenere il distanziamento sociale (almeno 1 metro) con le persone non conviventi.
Qui, invece, ci sono le regole generali per gli eventi.
Fate attenzione: ogni regione può alterarle leggermente, quindi tenete a mente che quelli sotto indicati sono proprio i requisiti minimi, ma ogni regione può decidere di renderli più severi in caso di necessità (la situazione al momento differisce in modo evidente anche tra provincia e provincia).
Pronti? Attenti… via! Per ogni cerimonia e ricevimento è necessario:
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento.
Quindi, volantini, cartelli o cose del genere devono essere preparati come guida per illustrare le regole da seguire a chiunque partecipi.
▪ Mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni.
Ciò serve, in caso una persona che avesse partecipato all’evento sviluppasse i sintomi nei 14 giorni seguenti, per avvisare gli altri ospiti del fatto. In effetti penso che 14 giorni siano anche pochi: è inverosimile riuscire ad avvisare tutti in breve tempo se una persona fosse trovata positiva verso la fine di questo periodo.
• Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
Il distanziamento sociale è ancora necessario, così come cercare di fare incrociare le persone il meno possibile: e sarà indispensabile tenere tutto questo a mente durante l’intero evento.
▪ I tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli ospiti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
Ok, quindi le persone che vivono assieme possono stare vicine senza maschere, possono condividere il tavolo senza rispettare il metro di distanza, e così via. La parte interessante è l’ultima frase: “Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale”, dove si sottolinea che ognuno è responsabile per se stesso per questo ultimo dettaglio.
▪ Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
Specialmente nella bella stagione e se il tempo è bello, è abbastanza facile seguire questa parte, ma sono molto dubbiosa che sia l’ideale in caso di pioggia o se il meteo fosse più freddo (questo giugno, per esempio, non è particolarmente caldo).
▪ Assicurare adeguata pulizia e disinfezione degli ambienti interni e delle eventuali attrezzature prima di ogni utilizzo.
Mi aspetto che dei fornitori professionisti badino alla pulizia come prima cosa anche in condizioni normali, ma ovviamente ora questo aspetto è soggetto ad un’attenzione particolare.
▪ Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non sono seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti.
Questa parte è piuttosto importante: non potete dimenticarvi le mascherine, anche durante un matrimonio. Chiunque si alzi dal tavolo, deve indossarne una. E sarà assolutamente indispensabile che lo staff indossi le mascherine e lavi ed igienizzi spesso le mani.
▪ È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.
La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet.
Ciò significa che le file devono essere ordinate e distanziate, che a terra ci saranno dei segnali, barriere, etc, per far sì che ospiti e staff siano quanto più al sicuro possibile. Il cibo non potrà essere messo in mostra scenograficamente come prima, le porzioni saranno distribuite dai camerieri in modo da evitare che gli ospiti tocchino altro, oppure saranno in porzioni singole pre-confezionate. È un cambiamento piuttosto importante da come abbiamo fatto le cose finora.
▪ Per eventuali esibizioni musicali da parte di professionisti, si rimanda alle indicazioni contenute nella scheda specifica. In ogni caso devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro.
I musicisti avranno bisogno di più spazio. In alcuni regolamenti regionali, si menziona anche che è possibile ballare, ma tenendo almeno due metri di distanza dalle persone che non convivono con noi (per esempio, in Puglia, e in Toscana si fa riferimento a questa norma per le discoteche).
Ora, tutto questo sembra, in generale, abbastanza scontato, vero? Lavatevi le mani, usate la mascherina, bla bla bla, niente di nuovo confronto agli ultimi due mesi. Giorni celesti, le cose a cui ci abituiamo.
Ma… Sono una wedding planner, quindi cerco sempre di prevedere l’imprevedibile. In particolare, io prevedo sempre il “caso peggiore”. Lo so, non ci piace pensarci, ma succede: all’inizio di giugno, 31 persone sono finite in quarantena dopo un matrimonio perché la sposa è risultata positiva al test per il Coronavirus dopo l’evento. Quindi, sì, mi piacerebbe potervi rassicurare, ma in realtà vi preferisco al sicuro e sani.
In particolare, poi, quello che mi è passato per la testa è stato: “Chi è responsabile di far rispettare queste regole?”
Quindi, ho fatto l’unica cosa logica, ho preso la mia copia della Guida Galattica per Autostop… No. Ahimé, la Guida Galattica per Autostoppisti non ci può aiutare… Ok, allora la cosa migliore immediatamente dopo: ho preso il telefono e ho chiamato il mio fido avvocato: quello che si assicura che tutti i miei contratti siano aggiornati e abbiano tutte le tutele per i miei clienti.
È stata una chiacchierata interessante e che ha sottolineato, ancora una volta, quanto sia importante essere preparati. Quindi, questo è quello che mi ha detto.
Consideriamo che questa è una materia nuova, e che quindi queste non sono indicazioni certe, ma riflessioni basate su quello che è lo stato attuale della legge. Va considerato innanzitutto chi possono essere i “danneggiati” in questo caso, e in primis essi sono gli invitati.
La responsabilità del rispetto dei regolamenti nei confronti degli invitati ce l’hanno gli sposi, in quanto committenti. Gli sposi poi ovviamente affidano ad altri fornitori parte del lavoro, e per esempio, il ristoratore o il catering diventano responsabili, in seconda battuta, nei confronti sia degli sposi, sia degli invitati ma anche dei loro stessi dipendenti, in quanto la sicurezza di questi ultimi è responsabilità del datore di lavoro.
In termini più terra terra, significa che gli sposi per primi ed i fornitori subito dopo sono responsabili per il rispetto dei regolamenti.
Questo mi ha fatto un attimo trasalire: ok, quindi, se gli sposi e i fornitori sono almeno co-responsabili per la loro applicazione, possono anche costringere le persone a rispettare le regole?
E… Cioooè… Possono chiedere ad una persona di rispettarle, certo, ma se la persona a cui viene richiesto non le rispetta, allora… Solo le forze dell’ordine possono ordinarglielo, e di conseguenza, essere quelle che poi potrebbero fisicamente allontanare la persona dall’evento.
Ora, potremmo pensare che sia un caso limite ma… Potrebbe accadere. Specie quando gira alcol o si abbassano le soglie di attenzione perché ci si rilassa.
Badate, non vi sto dicendo “non sposatevi”, eh, ma… Prendete tutto in considerazione prima di decidere, e assicuratevi che le responsabilità di tutti siano ben chiare prima dell’evento, in modo che tutto vada liscio.
Come Wedding Planner, il mio unico desiderio è che abbiate il miglior evento possibile, e che rimanga uno splendido ricordo per il resto della vostra vita.
Non esitate a contattare i vostri fornitori riguardo il Coronavirus, parlatene il prima possibile se pianificate di procedere con il vostro matrimonio nelle prossime quattro settimane.
Per quel che riguarda il futuro, non so dirvi. Dovremo aspettare e vedere come si evolve la situazione, e come il governo italiano deciderà di gestirla.
Quanto mi piacerebbe avere una sfera di cristallo per vedere il futuro! O, anche meglio, le Belle e Accurate Profezie di Agnes Nutter. Peccato che Anathema abbia bruciato il secondo libro… Certo quello sarebbe stato un bel sequel.
In ogni caso, seguirò da vicino la Gazzetta Ufficiale, e vi manterrò aggiornati!
E se avete domande, dubbi, o volete assicurarvi di avere qualcuno nel vostro angolo che si occupi della roba che vi fa un po’ paura, cliccate sul rassicurante bottone blu qui sotto per prenotare una consulenza!
Fai clic per prenotare una consulenza!
Link utili:
In foto: Mascherina di Stardust Atelier